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Jour : 31 janvier 2020

È TEMPO DI RENDERE TRASPARENTE IL SETORE FARMACEUTICO (TUTELANDO I BREVETTI)

La trasparenza nei prezzi dei farmaci può essere positiva per i consumatori, a patto che vada di pari passo con il riconoscimento dei diritti di proprietà intellettuale e il valore dei brevetti. Un processo più chiaro e poche regole certe potrebbero velocizzare l'approvazione dei farmaci più innovativi. Che cosa possono fare l'OMS, l'Unione Europea ei singoli stati membri (inclusa l'Italia) ?

En 2019, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha approuvé una risoluzione – proposta, tra gli altri, da Italia, Spagna e Lussemburgo – intesa a rendere più aperti e trasparenti i mercati farmaceutici, che sono tipicamente caratterizzati da grande opacità e prezzi alti. Uno degli obiettivi di questa risoluzione è la progressiva diffusione al pubblico di informazioni sulla copertura brevettuale e il statut de commercialisation di nuovi prodotti farmaceutici, oltre all'ottenimento di maggiore chiarezza sul prix des médicaments.

Sorprendentemente, il Regno Unito – con Germania ed Ungheria – si è dissociato dalla risoluzione, proponendo di posporre la revisione al Gennaio 2020. Non è un caso che proprio il Regno Unito abbia un sistema di diffusione di informazioni su nuovi prodotti farmaceutici opaco e poco convivial pour le consommateur. Ogni anno, infatti, il Agence de Régulation du Médicament et des Produits de Santé (MHRA), l'autorità nazionale preposta alla regolamentazione del settore farmaceutico, approva dozzine di prodotti (inclusi farmaci generici a basso costo), ma invece di notificare e rendere pubbliche informazioni sulla loro disponibilità e copertura brevettuale le tiene in buona parte nascoste. Par question i pazienti e gli operatori sanitari hanno difficoltà ad informarsi su quali farmaci siano o saranno presto disponibili sul mercato. Questo sistema si pone in controtendenza rispetto al trend internazionale di promuovere maggiore trasparenza e chiarezza. Sarebbe auspicabile quindi seguire le migliori pratiche internazionali e rilasciare pubblicamente plus informazioni sui prodotti considerati per l'approvazione e sul loro statuto brevettuale.

Ad esempio, au Canada le Règlement sur les médicaments brevetés consentono il rilascio in tempo utile di queste informazioni, rendendo quindi i pazienti più informati su scelte di assistenza sanitaria. Inoltre, la maggiore trasparenza, come osservato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel Outil d'évaluation de la transparence et de la responsabilité du système pharmaceutique, rende le decisioni pubbliche visibili e comprensibili al pubblico, rendendo quindi igovernmenti più responsabili. Dal canto suo, L'Unione Europea ha da tempo adottato un simile meccanismo di notifica, che però riguarda solo alcuni tipi di medicinali innovativi ei farmaci orfani.

Purtropo, in Italia manca una totale trasparenza di questo genere.Un gouvernement aperto ed attento ai consumatori dovrebbe fornire ai pazienti, ai dottori e ai farmacisti le informazioni necessarie su quali prodotti siano in procinto di ricevere autorizzazione all'immissione sul mercato.

En conclusion, una maggiore trasparenza – in Italia ma anche altrove – su informazioni riguardanti lo statuto brevettuale e l'approvazione all'immissione sul mercato dei prodotti farmaceutici possa aiutare consumatori e pazienti in diversi modi : in primo luogo, rinforzando i diritti di proprietà intellettuale, verrebbe incentivato il rilascio di prodotti innovativi ed efficienti; dans secondo luogo, una maggiore chiarezza potrebbe accelerare il processo di approvazione di farmaci generici a basso costo.

Une solution possible pour l'Italie può essere l'implementazione di une base de données en ligne che non solo elenchi medicali brevettati in tempo reale, ma che mostri anche quali autorizzazioni all'immissione sul mercato vengono richieste dai produttori di farmaci. Idéalement, questi ultimi farebbero domanda di autorizzazione all'immissione sul mercato sulla stessa piattaforma, punto di riferimento per pazienti, operatori sanitari e produttori.

Au rythme de TripAdvisor, Amazon et Ocado, è ora che le nostre pubbliche amministrazioni diffondano questo genere di informazioni. I pazienti, i dottori e, più in generale, i consumatori ne trarrebbero grandi benefici.

Publié à l'origine ici.


L’agence pour le choix du consommateur est le groupe de défense des consommateurs qui soutient la liberté de style de vie, l'innovation, la confidentialité, la science et le choix des consommateurs. Les principaux domaines politiques sur lesquels nous nous concentrons sont le numérique, la mobilité, le style de vie et les biens de consommation, ainsi que la santé et la science.

Le CCC représente les consommateurs dans plus de 100 pays à travers le monde. Nous surveillons de près les tendances réglementaires à Ottawa, Washington, Bruxelles, Genève et d'autres points chauds de la réglementation et informons et incitons les consommateurs à se battre pour #ConsumerChoice. En savoir plus sur consumerchoicecenter.org

Un ministre allemand approuve la technologie d'édition de gènes

La ministre fédérale de l'alimentation, de l'agriculture et de la protection des consommateurs, Julia Klöckner, a révélé ses espoirs pour les agriculteurs d'accéder à l'édition du génome comme moyen d'innovation dans l'agriculture et les opportunités climatiques qu'elle pourrait offrir.

L'analyste Bill Wirtz a salué l'annonce comme une nouvelle positive pour les consommateurs : « Les technologies d'édition de gènes telles que CRISPR représentent une énorme opportunité dans le domaine de la médecine et de l'agriculture. Les gouvernements du monde entier devraient s'inspirer du ministre allemand, qui montre qu'il reste une ouverture à l'innovation scientifique en Europe », a-t-il exhorté. « L'innovation agro-technologique, qui réduit l'utilisation des terres et de l'eau tout en augmentant le rendement des cultures, est essentielle dans un monde en plein changement climatique.

"L'édition de gènes offre déjà de multiples avantages à la sélection végétale", a-t-il poursuivi. "Par exemple, en créant des aliments sans allergènes, nous pourrions créer un immense changement pour les personnes souffrant d'allergies potentiellement mortelles."

Comme rapporté le thescottishfarmer.co.uk, le 25 juillet, la Commission européenne a enregistré l'initiative citoyenne "Développez le progrès scientifique : les cultures comptent !" Parmi les initiateurs figurent des étudiants allemands. Ils soutiennent dans la description de l'initiative que la directive européenne 2001/18/CE est obsolète et suggèrent un mécanisme automatique pour la réviser.

Publié à l'origine ici.


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