Le tariffe proposte sulla carne potrebbero gravare sui consumatori britannici, sostiene il gruppo di pressione

Il gruppo di lobby Consumer Choice Centre (CCC) ha avvertito il governo britannico che l’applicazione di tariffe sulla carne in caso di Brexit senza accordo aumenterà i costi della Brexit e porrà un ulteriore onere sui consumatori britannici.

Sostiene invece che la liberalizzazione tariffaria unilaterale sui prodotti agricoli è “vitale” per migliorare la situazione dei consumatori.

Maria Chaplia, media associate al CCC, ha dichiarato: “” Insieme al pesce, all'olio e ai grassi, la carne è uno dei pochi prodotti agricoli esportati dal Regno Unito. L’abolizione delle tariffe avrebbe un impatto positivo significativo sulle famiglie a basso reddito.

“Più specificamente, se il Regno Unito rimuovesse i dazi sulla carne, il prezzo diminuirebbe del 3,2% come conseguenza di una maggiore offerta”.

Ha aggiunto: “Il Regno Unito è un importatore netto di carne bovina e la liberalizzazione unilaterale avrebbe un impatto considerevole sul mercato interno.

“L’apertura del mercato del Regno Unito sfiderà l’industria della carne a competere con il resto del mondo, che è ciò da cui il governo cerca di proteggerla”.

Chaplia ha anche affermato che una Brexit senza accordo costerebbe al Regno Unito 2,2% del PIL entro il 2030, aggiungendo che la liberalizzazione unilaterale contribuirebbe a compensare fino a 80% di tale riduzione del PIL reale.

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