Mentre l'economia globale si orienta verso l'innovazione digitale e la supremazia dell'intelligenza artificiale, le tensioni aumentano non solo tra rivali come Stati Uniti e Cina, ma anche tra alleati tradizionali. In una tavola rotonda ospitata da L'interesse nazionale L'8 maggio, gli esperti politici hanno analizzato sia i crescenti attriti sia la potenziale cooperazione tra Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea in materia di politica tecnologica.
Il pannello presentava Yael Ossowski del Consumer Choice Center e Paolo Steidler del Lexington Institute. Moderato da Paul Saunders, presidente del Center for the National Interest, la conversazione ha fornito un quadro sincero di un panorama tecnologico transatlantico frammentato ma interdipendente.
Ossowski ha aperto la discussione con una valutazione schietta delle tensioni digitali tra Stati Uniti e Unione Europea. Mentre l'Europa promuove normative tecnologiche radicali come il Digital Services Act e il Digital Markets Act, aziende americane come Google, Apple e Meta si trovano ad affrontare crescenti costi di conformità e sanzioni normative. "Abbiamo multe che sono state emesse contro la maggior parte delle principali aziende tecnologiche americane", ha spiegato Ossowski. "Allo stesso tempo, Trump sta usando il bastone delle relazioni commerciali per proteggere le aziende americane".
Leggi il testo completo qui