“Non esiste un livello di consumo di alcol senza effetti sulla salute”. Questa è la sentenza, o l'epitaffio se preferite, emanata nel gennaio del 2023 dall'Organización Mundial de la Salud, che, come ormai è noto, ha intrapreso una spietata crociata verso il consumo de alcohol sin más. La política es proteger las generaciones presentes y futuras de los efectos sanitarios, sociales, ambientales y económicos del consumo de alcohol.
L'urgenza è quella di una grave questione di salute pubblica. El tanto caro “Sé responsable” è stato sacrificato sull'altare dell'astinenza fondamentalista e sostituito da uno slogan decisamente más incisivo: “L'alcol nuoce gravemente alla salute e provoca il cancro”.
En el artículo “Cómo los neoprohibicionistas llegaron a influir en la política sobre el alcohol”, publicado en marzo su El negocio del vino mensual, la reportera Felicity Carter ricostruisce l'iter che ha condotto a este punto di non ritorno, svelando l'ambiguo profilo delle eminenze grigie che stanno colaborando con l'OMS per la stesura delle linee guida sul consumo di alcol: movimenti per la temperanza e l'astinenza. Un po' come chiedere ad un gruppo di Amish di scrivere un decalogo sull'AI.
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