La conferenza dell'OMS sul controllo del tabacco sta ancora una volta mettendo a tacere le stesse persone che afferma di proteggere

Con l'avvicinarsi della Convenzione quadro dell'Organizzazione mondiale della sanità per la lotta al tabacco (FCTC dell'OMS) sta nuovamente affrontando crescenti critiche in vista dell'undicesima Conferenza delle Parti (COP11), prevista per novembre a Ginevra. Gli esperti di riduzione del danno da tabacco (THR) avvertono che l'approccio sempre più a porte chiuse e la complessa procedura di registrazione della conferenza sono stati appositamente predisposti per escludere proprio gli attori che potrebbero contribuire a salvare milioni di vite.

La Coalizione dei sostenitori della riduzione del danno da tabacco nell'Asia-Pacifico (CAPHRA) ha condannato quello che definisce un "sistema folle" di registrazione pubblica, concepito non per accogliere il dibattito ma per tenere fuori le voci dissenzienti. La coordinatrice esecutiva Nancy Loucas ha affermato che i requisiti – tra cui informazioni dettagliate sul passaporto, una lettera d'intenti formale, un curriculum vitae completo e una dichiarazione esplicita di non ricevere finanziamenti dalle aziende del tabacco – rendono quasi impossibile la partecipazione delle associazioni indipendenti di difesa dei consumatori.

Mentre la FCTC cita l'articolo 5.3 (volto a proteggere la politica dall'interferenza dell'industria del tabacco) per giustificare tale esclusione, i critici affermano che l'OMS sta ora abusando di questa disposizione per bloccare associazioni di consumatori, scienziati indipendenti ed esperti di riduzione del danno che non hanno legami con l'industria, ma si limitano a sostenere alternative più sicure. Ad esempio, mentre altri forum sulla salute globale, come Vertici delle Nazioni Unite sul clima, accoglie migliaia di organizzazioni non governative come osservatori, la FCTC ha approvato solo 26 ONG in due decenni. Inoltre, non ha mai concesso l'accesso formale alle associazioni di difesa dei consumatori che rappresentano proprio coloro che fumano o sono passati a prodotti a base di nicotina meno dannosi.

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