KUALA LUMPUR, 31 luglio 2024 — La recente direttiva della Malaysian Communications and Multimedia Commission (MCMC) che impone alle società di social media di registrare una licenza è preoccupante, poiché apre potenzialmente la strada alla censura e alla repressione della libertà di parola. Questa politica potrebbe ostacolare il dibattito aperto e soffocare le opinioni dissenzienti, ponendo un rischio significativo per i principi democratici.
“Richiedere alle società di social media di registrare una licenza è un passo che potrebbe limitare il libero scambio di idee e opinioni. Dobbiamo essere cauti nei confronti delle politiche che potrebbero portare a un’eccessiva portata e alla repressione”, ha affermato Tarmizi Anuwar, Malaysia Country Associate presso il Consumer Choice Center.
Inoltre, il rischio di una maggiore vulnerabilità dei dati è allarmante. L'obbligo per le aziende di condividere informazioni sensibili con le autorità aumenta il rischio di violazioni dei dati, che potrebbero avere un grave impatto sulla privacy e sulla sicurezza finanziaria degli utenti. Il Consumer Choice Center sottolinea che qualsiasi misura normativa dovrebbe bilanciare attentamente la sicurezza pubblica con la tutela delle libertà individuali.
Ulteriori preoccupazioni includono il potenziale onere per le piattaforme più piccole, che potrebbero avere difficoltà con i costi di conformità e i requisiti amministrativi del processo di licenza. Ciò potrebbe ostacolare l’innovazione e limitare la concorrenza nel mercato digitale, riducendo in ultima analisi la scelta dei consumatori.
Il Consumer Choice Center sollecita una rivalutazione di questa politica. Chiediamo all’MCMC e al governo di impegnarsi nel dialogo con tutte le parti interessate per sviluppare un quadro che sostenga sia la sicurezza che i diritti fondamentali di espressione e privacy. Un processo trasparente e inclusivo è essenziale per garantire che la politica sia in linea con i valori democratici e le esigenze dell’era digitale.