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Casi NetChoice: il Primo Emendamento un campione consecutivo alla Corte Suprema

WASHINGTON DC – Il Primo Emendamento è un campione consecutivo.

In un parere consegnato Lunedì, la più alta corte della nazione ha rinviato due casi separati intentati dall'associazione industriale NetChoice e da altri partiti contro gli stati del Texas e della Florida per le loro recenti leggi sui social media.

Queste leggi hanno legato le mani alle società di social media non consentendo loro di moderare i contenuti sulle loro piattaforme, il che avrebbe implicazioni legate al Primo Emendamento.

Yaël Ossowski, vicedirettore del gruppo di difesa dei consumatori Consumer Choice Center, risponde:

“I problemi legati alla censura dei social media e alle critiche da parte delle agenzie governative sono legittimi e preoccupanti per i cittadini e gli utenti online in tutto il Paese. Per fortuna, tuttavia, la Corte Suprema ha riconosciuto che le cause legali riguardanti le leggi approvate sia dal Texas che dalla Florida non hanno effettuato una valutazione adeguata delle applicazioni del Primo Emendamento e delle protezioni offerte alle società di social media e agli utenti", ha affermato Ossowski.

“Mentre questa battaglia infurierà, è chiaro che il Primo Emendamento è un chiaro vincitore consecutivo nei tribunali, e di conseguenza noi, come utenti e consumatori di Internet, stiamo meglio. Siamo tutti preoccupati di essere cacciati o censurati sui social media, ma non è legando le mani ai social network e costringendoli a portare determinate informazioni o profili che otterremo una maggiore libertà di parola online”, ha aggiunto Ossowski.

“Invitare il governo a pesare sulle decisioni sui contenuti prese dalle società private di Internet è un percorso ovvio verso l'abuso, e il caso NetChoice lo dimostra piuttosto bene. Ci auguriamo che questi casi nei tribunali di grado inferiore vengano riconsiderati in buona fede per le protezioni offerte dal Primo Emendamento, pur rimanendo cauti nei confronti di un'ulteriore regolamentazione statale di ciò che accade su Internet.

“Il futuro della libertà di parola online e del Primo Emendamento dipende dal rifiuto di leggi statali eccessivamente ampie che impongono decisioni sui contenuti che minano la Sezione 230”, ha concluso Ossowski.


Informazioni sul Consumer Choice Center:

Il Consumer Choice Center è un'organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla difesa dei diritti dei consumatori in tutto il mondo. La nostra missione è promuovere la libertà di scelta, una sana concorrenza e politiche basate sull’evidenza a vantaggio dei consumatori. Lavoriamo per garantire che i consumatori abbiano accesso a una varietà di prodotti e servizi di qualità e possano prendere decisioni informate sul proprio stile di vita e sui propri consumi. 

Scopri di più su www.consumerchoicecenter.org

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