CFPB is right to drop its lawsuit against Zelle
WASHINGTON DC – Oggi, il Ufficio per la protezione finanziaria dei consumatori dropped its causa in the District Court of Arizona against the owners of the payment platform Zelle.
Zelle, jointly owned by seven of the nation’s largest banks, is a popular FinTech peer-to-peer payment platform used by consumers to easy send and receive money without additional fees. The CFPB originally alleged the app has not done enough to combat payment frauds committed by scammers.
Yael Ossowski, vicedirettore del gruppo di difesa dei consumatori Centro di scelta dei consumatori, believes the case being dropped is the right move for consumers:
“In targeting the platform rather than punishing those who perpetuate fraud, the agency was regulating by enforcement, hoping to introduce backdoor liability for FinTech firms and payment services that hasn’t been endorsed or approved by Congress. This would have made debanking and offloading of customers even worse. The CFPB was right to drop the case.
“I servizi di pagamento impiegano già rigide misure anti-frode e anti-truffa che consentono ai consumatori di riavere indietro i propri soldi. Utilizzare il lawfare per emanare nuove politiche si tradurrà in regole costose e invasive che degraderanno l'esperienza del consumatore, renderanno più difficile per i consumatori utilizzare o persino qualificarsi per queste app e probabilmente creeranno condizioni più favorevoli per i malintenzionati che vogliono rubare,” ha concluso Ossowski.
The Consumer Choice Center recently launched a primer politico valutare soluzioni legislative per contrastare e alleviare i danni causati dalle truffe e dalle frodi nei pagamenti.
This primer analyzes whether liability remedies proposed in Congress aiuterebbe a combattere le frodi e le truffe ai consumatori o alla fine creerebbe conseguenze indesiderate per i consumatori che non puniscono i trasgressori.
Il manuale include suggerimenti politici chiave per i legislatori per aiutare i consumatori a evitare frodi e truffe, illustrando al contempo gli errori che deriverebbero da una maggiore responsabilità istituzionale:
- Trasferire la responsabilità alle istituzioni finanziarie finirà per ritorcersi contro i consumatori, portando a una sorveglianza finanziaria più estesa, a costi più elevati dovuti a maggiori obblighi di conformità e rimborsi e a un'esperienza del consumatore generalmente peggiore che eliminerà i vantaggi offerti dalle banche e dalla tecnologia finanziaria più diffuse.
- L'educazione finanziaria dei consumatori è il modo più efficace per prevenire le truffe.
- Una legge nazionale sulla privacy che promuova l’innovazione e protegga i consumatori
- Pene più severe per chi commette frodi e truffe
Il CCC rappresenta i consumatori in oltre 100 paesi in tutto il mondo. Monitoriamo da vicino le tendenze normative a Ottawa, Washington, Bruxelles, Ginevra, Lima, Brasilia e altri punti caldi della regolamentazione e informiamo e attiviamo i consumatori a lottare per #ConsumerChoice. Ulteriori informazioni su consumerchoicecenter.org.