27 FEB 2025 | Tulsi Gabbard, ora Direttore dell'Intelligence Nazionale degli Stati Uniti, ha confermato che funzionari statunitensi e avvocati del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti stanno ora valutando se il Regno Unito abbia violato un trattato bilaterale noto come CLOUD Act. In base all'accordo, al Regno Unito è vietato richiedere l'accesso ai dati di cittadini statunitensi o di individui all'interno dei confini degli Stati Uniti.
Stefano Kent, Direttore dei Media per il Centro di scelta dei consumatori, un gruppo internazionale di difesa dei consumatori con sede a Washington, DC, ha reagito alla notizia della Gabbard invocando il CLOUD Act:
"Gabbard ha perfettamente ragione nel difendere i consumatori americani, in patria e all'estero, minacciati dal tentativo del Regno Unito di violare la crittografia di Apple per gli utenti. La natura della tecnologia di crittografia per i consumatori è che se viene violata da qualche parte, viene violata ovunque. Il Regno Unito si sta comportando più come la Cina che come un alleato democratico degli Stati Uniti."
Il Ministero degli Interni del Regno Unito richiesto accesso ai dati crittografati di Apple iCloud ai sensi dell'Investigatory Powers Act (IPA), che creerebbe una "backdoor" per il Regno Unito alla crittografia di Apple per tutti i suoi consumatori in tutto il mondo. Di conseguenza, Apple ha optato per sospendere la sua funzione di crittografia Advanced Data Protection per gli utenti del Regno Unito.
"Questo modo di pensare è il motivo per cui l'Europa è stata colta di sorpresa la scorsa settimana dal discorso del vicepresidente J.D. Vance alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Ciò che Gabbard sottolinea nella sua difesa della crittografia è che un alleato degli Stati Uniti sta cercando di violare la privacy dei propri cittadini in un modo che compromette i consumatori negli Stati Uniti". Kent continuò.
"L'FBI, sotto la guida dell'ex direttore Christopher Wray, sosteneva lo stesso accesso 'backdoor' alla crittografia, ma da allora ha cambiato opinione sulla crittografia a causa della crescente minaccia di attacchi informatici ai dati stranieri, che rappresentano enormi rischi per i consumatori e le aziende americane".
Gli analisti della sicurezza informatica hanno da tempo messo in guardia che qualsiasi backdoor creata per un governo potrebbe essere scoperta e utilizzata impropriamente da criminali informatici e attori stranieri ostili. La spinta del Regno Unito a indebolire la crittografia ignora questi rischi, esponendo potenzialmente dati sensibili ad hacker e malintenzionati in tutto il mondo.
Kent concluse: "Oggi, nel mondo, ci sono poche questioni relative alla privacy dei consumatori così importanti come il mantenimento dell'integrità delle tecnologie e dei servizi di crittografia. L'amministrazione Trump non dovrebbe esitare a far sapere al governo di Keir Starmer che questo tipo di comportamento da "Grande Fratello" non sarà tollerato e peggiorerà la situazione dei nostri cittadini".
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Stefano Kent
Centro di scelta dei consumatori
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