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Presentato ieri un particolare 'Indice di risparmio tempo'. I dati mettono a confronto i sistemi di dieci paesi sviluppati e ne evidenziano le disuguaglianze (allo scopo di correggere il sistema)

Il tempo è denaro, recita un vecchio adagio, ancor più se parliamo di quello che ciascuno di noi investe per la propria salute. Mentre la politica (e non solo) si interroga come abbattere le liste di attesa, il Consumer Choice Center (realtà consolidata che rappresenta i consumatori in oltre 100 Paesi del mondo) ha pubblicato un 'indice di risparmio di tempo'. Di cosa si tratta? L'indice mette a confronto i sistemi di 10 Paesi sviluppati, tra i primi e gli ultimi classificati, in termini di tempo risparmiato dai pazienti per ottenere un appuntamento dal medico, andare in farmacia o in ospedale, ordinare i farmaci e accedere alla contracezione.
Si tratta del primo database di questo tipo (o almeno con una ampia scala di valutazione), e si prefigge di offrire ai consumatori uno strumento utile a operare le scelte migliori e più sane per sé stessi, nonché di evidenziare lacune strutturali sulle quali richiamare l 'attenzione delle politiche sanitarie dei singoli Paesi.

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